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Migranti: sindaco Porto Empedocle, stop a Italia Cenerentola, Ue risponda
Palermo, 22 ago. (AdnKronos) - "La vita e la salute devono sempre essere salvaguardate, il soccorso viene prima di tutto e ai migranti devono essere assicurate assistenza e cure sanitarie. A loro va tutta la mia solidarietà umana, mi auguro che presto la situazione possa sbloccarsi, ma l'Italia non può continuare a essere la Cenerentola d'Europa. Non può essere lasciata da sola ad affrontare l'esodo di interi popoli solo perché è uno Stato transfrontaliero". A dirlo all'Adnkronos è Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, nell'Agrigento, a proposito del braccio di ferro tra Italia e Malta sulla nave Diciotti della Guardia Costiera. Da lunedì sera è ormeggiata al porto di Catania, senza che i 177 migranti che ha a bordo possano sbarcare. Dopo essere rimasta per cinque giorni in rada a Lampedusa, nave Diciotti ha fatto rotta verso le coste della Sicilia e lunedì sera è attraccata al molo Levante. Al porto 'sorvegliato' dalle forze dell'ordine da stamani si susseguono i presidi delle associazioni per chiedere che i migranti "ostaggio della politica" possano finalmente scendere. "Il pugno di ferro del governo - spiega il primo cittadino di Porto Empedocle - non è certo contro questi disperati ma è rivolto all'Europa per richiamarla alle proprie responsabilità". Per il sindaco "il problema non sono i 177 a bordo della Diciotti", ma più in generale "l'atteggiamento di indifferenza di un'Europa sempre più della finanza e delle banche e sempre meno dei popoli e della solidarietà". Sbagliato secondo Carmina cercare di "fare presa sull'aspetto umano" della vicenda perché non si può continuare a "mettere rattoppi a una situazione complessa che va affrontata da tutti e in modo serio e definitivo".