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Ponte Morandi: Mariani (Cni), crollo imprevedibile, urge manutenzione in Italia

AdnKronos

Milano, 14 ago. (AdnKronos) - Un crollo imprevedibile, ma legato all'assenza di una programmazione seria di manutenzione di cui l'Italia, da anni, non sa dotarsi. Massimo Mariani, tra i componenti del Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni), interviene così, interpellato dall'Adnkronos, sul crollo del Ponte Morandi a Genova, il cui bilancio provvisorio è di 11 morti e cinque feriti gravi. "A Genova si è verificato il crollo di un pilone, un'eventualità assolutamente imprevedibile", su cui la pioggia battente sulla città non ha inciso. "Per capire cosa è successo bisogna ricordarsi che è un ponte degli anni Sessanta che, nel tempo, è stato sottoposto a tante sollecitazioni. Queste strutture ardite, opere importanti di ingegneria, hanno bisogno di un'attenzione continua. Quanto accaduto non è certo dovuto a un difetto di origine - spiega l'ingegnere -, ma a quello che in gergo tecnico si chiama 'rottura di fatica'". E sulla manutenzione l'Italia non fa abbastanza. "L'opera di manutenzione deve essere programmata, deve essere fatta con un piano a lunga scadenza. Forse non paga dal punto di vista politico, ma occorre controllare queste opere: in Italia abbiamo circa 600mila tra ponti e viadotti e questi controlli vanno fatti", ricorda Mariani consigliere Cni ed esperto in questioni strutturali relative alle opere.