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Sicilia: Busetta, nell'isola 1,7 milioni in condizioni di povertà (4)
(AdnKronos) - Le previsioni 2019. Per la prima volta nell’ultimo decennio, l’anno venturo, l’evoluzione dell’economia siciliana potrebbe risultare più favorevole rispetto alla dinamica nazionale. Il “sorpasso”, atteso arrivare in una fase di rallentamento dell’economia italiana, sarebbe favorito più che altro dalla peculiare struttura produttiva della Sicilia, fortemente sbilanciata a favore dell’agricoltura e del terziario pubblico e privato, settori che avvertono meno gli effetti delle tensioni congiunturali. Paradossalmente, al sorpasso contribuirebbe lo scarso peso delle esportazioni sui mercati esteri, previsti entrare in fibrillazione per la probabile intensificazione delle misure protezionistiche. L’esercizio di previsione sconta comunque un graduale anche se lento rilancio delle opere pubbliche, con la messa in moto di un numero non trascurabile di attività industriali. Le proiezioni indicano una crescita del PIL in volume dell’1,2% a fronte di un +1% su scala nazionale. Allo sviluppo del prodotto non si assocerà però un alleggerimento delle difficoltà esistenti sul mercato del lavoro: l’occupazione crescerà dello 0,6%, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe conservare l’elevato livello del 2018 (21,3%). Al sostegno fornito dagli investimenti (+2,9%) si affiancherebbe una discreta ripresa di tono dei consumi (+1,1%), che beneficeranno dell’espansione del turismo. Dal lato della produzione si prevedono sviluppi estesi sia ai settori che producono beni sia a quelli che erogano servizi.