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Pfas: in Veneto già coinvolte nella sorveglianza 17.605 persone
Venezia, 11 lug. (AdnKronos) - A oggi, le persone coinvolte nel Piano di Sorveglianza Sanitaria attivato dalla Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione in relazione all’inquinamento da PFAS verificatosi in alcune parti del territorio veneto, sono 17.605. Per 13.856 di queste sono già disponibili tutti gli esiti (valori degli esami e risposte al questionario sugli stili di vita proposto). I soggetti già invitati sul totale delle persone da invitare sono il 39,8%; quelli che hanno aderito alla chiamata e si sono presentati alla visita sono il 60%. Al 27 giugno scorso sono 7.716 le persone alle quali è stato indicato di iniziare un percorso di approfondimento (di secondo livello) prenotando una visita presso l’ambulatorio internistico e quello cardiovascolare. Di questi, 750 si sono presentati per la visita internistica e 1.079 per quella cardiologica. Questi e molti altri dati sono contenuti nel sesto Rapporto sull’andamento del Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla Popolazione esposta a PFAS, diffuso oggi dalla Direzione Prevenzione della Regione che, in collaborazione con le Ulss e le strutture sanitarie interessate e messe gratuitamente a disposizione degli abitanti nei Comuni, suddivisi in “Area Rossa A” e “Area Rossa B”, sta proseguendo nell’attuazione del complesso Piano rivolto alla salute delle persone esposte all’inquinamento. L’Area Rossa A comprende i Comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell’applicazione dei filtri e localizzati sopra il plume di contaminazione della falda sotterranea. Si tratta di Alonte, Asigliano, Brendola, Cologna Veneta, Lonigo, Montagnana, Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, Pressana, Roveredo di Guà, Sarego, Zimella e Orgiano.