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Palermo: per 85% ragazzi indispensabili droghe e alcol per divertirsi

AdnKronos

Palermo, 30 giu. (AdnKronos) - Droghe e alcol sempre più diffusi tra i giovanissimi. I risultati di un questionario somministrato in forma anonima a 2.831 studenti di varie scuole di Palermo da Fabio Venturella, ricercatore dell'Università di Palermo, docente di Tossicologia e Farmacognosia alla facoltà di Farmacia e delegato dal rettore per le attività di prevenzione e informazione sulle 'new drugs', consegnano dati allarmanti. Nell’89 per cento dei casi i ragazzi hanno bevuto alcool per la prima volta all’età di 12 anni, il 75 per cento si ubriaca almeno una volta a settimana, preferendo nel 48 per cento dei casi la discoteca per bere. Il 92 per cento lo fa il venerdì e sabato sera, e l’85 per cento degli intervistati ritiene indispensabile - per divertirsi meglio in compagnia di amici - fare ricorso ad alcool e droghe. Il 30-40 per cento assume droghe e, in media, il 60 per cento lo fa in maniera continuativa. La sostanza da 'sballo' preferita nel 90 per cento dei casi è la cannabis. Il dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche dell’Università di Palermo (Stebicef), in collaborazione con Federfarma nazionale e Federfarma Palermo, Federazione nazionale Ordini dei farmacisti (Fofi), diverse scuole e alcuni Comuni dell’Isola, e con il patrocinio dell’assessorato regionale della Salute, del Rotary Club distretto 2110 e del Lions Unipa, avvia ora un progetto di prevenzione regionale che si articola nell’aggiornamento degli operatori sanitari e dei farmacisti e nell’informazione capillare presso atenei e scuole. L'obiettivo è fare conoscere ai ragazzi e ai loro genitori gli effetti sulla salute a breve, medio e lungo termine delle sostanze che si assumono sempre più frequentemente. A partire dal prossimo settembre tossicologi e farmacisti terranno corsi di aggiornamento per professionisti, operatori sanitari e forze dell’ordine. Dal prossimo anno scolastico e accademico si terranno gli incontri nelle scuole e negli atenei.