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Palermo: sgominata banda del terrore, da cittadini nessuna denuncia

Palermo, 4 giu. (AdnKronos) - A Camporeale, nel Palermitano, avevano seminato il terrore. Una raffica di furti, diciotto in pochi mesi, ma anche danneggiamenti con incendi con un unico obiettivo: dissuadere eventuali 'concorrenti' e ottenere il monopolio della raccolta del ferro e della successiva rivendita. La banda del terrore sgominata all'alba di oggi dai carabinieri della Compagnia di Partinico, che hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Palermo nei confronti di sette persone, ha potuto contare su una sostanziale omertà. A fronte dei numerosi raid e dei furti, infatti, gli uomini dell'Arma non hanno registrato denunce. "Purtroppo la popolazione aveva maturato una progressiva sfiducia nei confronti della possibilità da parte delle istituzioni di aggredire e risolvere questo problema" ha detto il comandante della compagnia dei carabinieri di Partinico, capitano Marco Pisano. I fermati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, estorsioni, ricettazioni e danneggiamenti tramite incendio. Le indagini sono iniziate a ottobre scorso e hanno consentito di far luce su un'organizzazione che "in maniera sempre più rodata e affiatata si era stabilizzata sul territorio compiendo in maniera sistematica reati predatori" ha spiegato il capitano Pisano. A capo della banda c'era Maurizio Mulè, già destinatario della sorveglianza speciale: era lui che si occupava dell'individuazione degli obiettivi e dei preliminari sopralluoghi. E nella fase operativa curava in prima persona, dal terrazzo della propria abitazione in un complesso residenziale pubblico occupato abusivamente, il coordinamento dei vari membri della banda. Era sempre Maurizio Mulè, secondo gli investigatori, a contattare i ricettatori.