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Sanità: Venezia, 200 fischietti per proteggere medici, infermieri da aggressioni utenza

Venezia, 22 mag. (AdnKronos) - Si va dalle aggressioni verbali alle spinte, dagli schiaffi ai pugni, e ad avere la peggio è sempre il personale medico e sanitario: 23 i casi registrati nel 2016, aumentati a 45 nel 2017. Un trend che si rispecchia purtroppo anche in ambito nazionale quello registrato dall’Ulss4 “Veneto orientale”, la quale oggi presenta un progetto sperimentale volto a gestire proprio gli episodi di violenza e a proteggere i propri professionisti sposti a questo rischio. La novità consiste nella fornitura di 200 fischietti per un periodo sperimentale di sei mesi, al personale dei Pronto Soccorso di San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo; della Psichiatria, del Servizio per le Dipendenze, Centro di Salute Mentale e del Consultorio Familiare di San Donà di Piave e di Portogruaro. Oltre al fischietto, il personale riceverà anche le relative istruzioni sulle modalità di impiego che saranno differenti in relazione al contesto di utilizzo. "Premesso che la violenza non è mai in nessun modo giustificata e tollerata – spiega il direttore generale Carlo Bramezza – l’Azienda sanitaria è il datore di lavoro e come tale deve essere responsabile della sicurezza del proprio personale, pertanto stiamo prendendo in carico questa realtà e predisponendo varie iniziative. Il fischietto verrà utilizzato dall’operatore in caso di pericolo per richiamare l’attenzione dei colleghi o di altre persone che possono così accorrere in aiuto, allo stesso tempo può favorire nell’aggressore la consapevolezza di essere in una situazione limite e che la “vittima” non è sola".