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Roma: Fipe, escalation violenza in esercizi, serve più sicurezza

Roma, 8 mag. (AdnKronos) - "Siamo allarmati dall'escalation di violenza che sempre più vede come vittime i lavoratori dei pubblici esercizi". Ad affermarlo in una nota è Giancarlo Deidda, vice presidente Fipe e commissario Fipe Roma, esprimendo "solidarietà" al proprietario del locale e alla giovane cliente vittime di una violenta aggressione all'interno di un bar di Roma. "Non abbiamo ancora dimenticato la rapina che ha portato alla morte di Davide Fabbri, un anno è passato ma -sottolinea Deidda- i problemi di sicurezza restano immutati. Gli episodi di violenza ai danni di baristi e ristoratori sono all'ordine del giorno ed è inconcepibile che gli imprenditori, i clienti e i lavoratori dei pubblici esercizi arrivino ad essere, come nel caso di Roma, il capro espiatorio di una violenza becera e ingiustificabile. Una violenza che, oltre ad essere nata da motivi banali, è stata protratta per diversi giorni con minacce di morte e gravi danni per il locale". A nome di Fipe, aggiunge Deidda, "vorrei manifestare tutta la nostra solidarietà e l'appoggio ad un esercente che ha avuto il coraggio di opporsi e denunciare una situazione intimidatoria tipica della criminalità organizzata, anche a rischio della propria incolumità". Non è tuttavia possibile, prosegue Deidda, "che al giorno d'oggi lavoratori e imprenditori che fanno semplicemente il loro dovere siano così facilmente esposti a situazioni di grande pericolo. Chiediamo a gran voce che questi atti intimidatori non restino impuniti perché non passi il messaggio che le nostre attività, nonostante svolgano un'importante funzione sociale e di presidio del territorio, sono terra di nessuno".