lombardia
Syngenta in campo contro la malaria
Roma, 26 apr. - (AdnKronos) - Combattere la malaria e aiutare a proteggere la salute e i mezzi di sussistenza degli agricoltori africani. E' questo l'obiettivo di Syngenta che in occasione dell’11esimo World Malaria Day, la giornata istituita dall'Oms per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi alla trasmissione della malattia, annuncia il raggiungimento di un ulteriore traguardo nella ricerca finalizzata a combatterne il vettore. L’azienda, totalmente dedicata all’agricoltura a livello mondiale, ha dato infatti il via alla fase di sviluppo di un agrofarmaco contenente un principio attivo di nuova generazione sviluppato in collaborazione con l’Ivcc (Innovative vector control community) che prevede un sensibile miglioramento nel contrasto alla diffusione delle zanzare, ancora responsabili di troppe morti nel mondo. Secondo una stima dell’Oms, infatti, nel 2016 ci sono stati 216 milioni di casi verificati di malaria in oltre 90 Paesi nel mondo, di cui 600 nel nostro Paese. La malattia causa ogni anno più di 445.000 decessi, ma i progressi nella lotta alla sua diffusione sono stati numerosi. Basti pensare che, nonostante quasi la metà della popolazione mondiale viva costantemente a rischio contagio, l'incremento delle misure di prevenzione e l’introduzione di farmaci e contromisure di nuova generazione hanno permesso di ridurre a livello globale del 18% l’incidenza della malattia e del 29% il tasso di mortalità dal 2010 ad oggi. L’alta endemicità della malaria fa sì che la malattia si diffonda in gran parte tra i piccoli coltivatori, impattando in modo estremo sull’economia delle aree colpite: i rendimenti dei campi agricoli, infatti, diminuiscono mediamente del 50% quando gli agricoltori si ammalano nel periodo dei raccolti, con costi economici pari a circa 12 miliardi di dollari all'anno e una diminuzione del Pil in Africa pari al 1,3%. Syngenta è da tempo coinvolta nella lotta alla proliferazione delle zanzare attraverso una soluzione innovativa, ideata in collaborazione con Ivcc, che ha contribuito a proteggere, solo nel 2017, 34 milioni di persone nei Paesi in cui la malaria è endemica.