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Pfas: Veneto, analisi su 10 mila persone, concentrazione più alta su uomini (3)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - I 21 Comuni inseriti nell’”area rossa” sono suddivisi in due sotto aree: area Rossa A, che comprende i Comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell’applicazione dei filtri e localizzati sopra il plume di contaminazione della falda sotterranea (Alonte, Asigliano, Brendola, Cologna Veneta, Lonigo, Montagnana, Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, Pressana, Roveredo di Guà, Sarego, Zimella); e area rossa B, che comprende i Comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell’apposizione dei filtri, ma esterni al plume di contaminazione della falda sotterranea (Albaredo, Arcole, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Legnago, Minerbe, Terrazzo, Veronella). I residenti nell’Area Rossa A presentano concentrazioni di PFOA, PFOS e PFHxS significativamente più elevate rispetto ai residenti nell’Area Rossa B. Più in dettaglio, le concentrazioni mediane di PFOA e PFHxS nell’Area Rossa A (56,4 ng/ml e 4,6 ng/ml, rispettivamente) risultano quasi doppie rispetto a quelle nell’Area Rossa B (35,3 ng/ml e 2,7 ng/ml); più contenuta la differenza per quanto riguarda il PFOS (4,4 ng/ml nell’Area Rossa A, 3,3 ng/ml nell’Area Rossa B). Questo riscontro suggerisce che, a parità di contaminazione dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto, anche la contaminazione dell’ambiente (maggiore nell’Area Rossa A rispetto all’Area Rossa B) abbia avuto un ruolo nel determinare il carico corporeo di PFAS.