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Corruzione: pm Di Matteo, in Italia continua a restare impunita
Palermo, 19 mar. (AdnKronos) - "In Italia la corruzione continua a restare impunita". E' la denuncia del pm presso la Procura nazionale antimafia Antonino Di Matteo, nel corso di un convegno su 'Mafia e corruzione' organizzato dall'Inner Wheel di Palermo presso la facoltà di giurisprudenza. "In questo momento, nelle carceri italiane - dice ancora Di Matteo - oltre 50 mila detenuti, di questi solo una quindicina, o non più di venti, stanno scontando una pena definitiva per corruzione o altri reati contro la pubblica amministrazione. Questo dimostra che la corruzione in Italia continua a restare impunita". "E con la recente riforma il numero rischia di diminuire ancora - aggiunge il magistrato che rappresenta l'accusa nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia - Questa sostanziale impunità di condotte gravissime che conseguenze produce? Tutti sottolineano i danni economici ingentissimi per il nostro paese, a me piace sottolineare anche altri aspetti che non ritengo meno importanti. Questa impunità mortifica i cittadini onesti, le persone offese, l'aspettativa di trasparenza nella conduzione di attività pubblica. Produce la disaffezione per non dire disprezzo delle pubbliche amministrazioni". "Se il sistema mafioso nutre il sistema corruttivo e il sistema corruttivo sempre più spesso accetta l'utilizzo di metodi mafiosi, credo che ci dobbiamo porre un problema - dice Di Matteo -Capita, ad esempio, sempre più spesso che grossi gruppi imprenditoriali chiedano a Cosa nostra l'intervento da eseguire, e non viceversa, come era accaduto a Villabate dove un grosso gruppo voleva realizzare uno dei più grandi centri commerciali d'Europa, quindi la mafia utilizzata come 'agenzia di servizi'. Qualcuno del consiglio comunale di Villabate che voleva resistere è stato intimidito e altri sono stati pagati".