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Mafia: arresti Trapani, figlio capomafia voleva acquistare terreno ex senatore D'Alì
Palermo, 13 mar. (AdnKronos) - Il figlio del capomafia di Calatafimi (Trapani), Girolamo Scandariato, arrestato oggi nell'operazione che ha portato all'arresto di dodici persone nel trapanese, voleva acquistare un terreno per piantare alberi di Paulownia. E aveva mostrato interesse per un terreno di proprietà della famiglia dell'ex senatore Antonio d'Alì. L'imprenditore Scandariato, nel settembre del 2014, si era così incontrato con l'allora senatore di Forza Italia. Un incontro immortalato dagli inquirenti che tenevano sotto controllo Scandariato. La fotografia e il video di quell'incontro sono adesso agli atti dell'inchiesta. Ma il comandante dei Carabinieri di Trapani, il colonnello Stefano Russo, sottolinea che "D'Alì non è indagato in questa indagine". A Girolamo Scandariato viene contestato il 416 bis con l'accusa di "avere messo a disposizione di Cosa nostra le sue competenze tecniche e la relativa attrezzatura, finalizzata alla bonifica di locali dalla presenza di eventuali microspie- dicono gli inquirenti - ma anche di estorsione".