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"Paga, sono il boss di via Pincherle": ma la vittima è un carabiniere

Roma, 27 feb. - (AdnKronos) - Tenta la truffa dello specchietto presentandosi come il 'boss di via Pincherle', ma la vittima è un ufficiale dei carabinieri. I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro e della Stazione Roma San Paolo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di un pluripregiudicato italiano di 31 anni. L’uomo, appartenente a una nota famiglia di nomadi stanziali di origini campane, è stato riconosciuto quale autore dei reati di tentata estorsione e minacce in un episodio avvenuto lo scorso ottobre. Il 31enne, mentre si trovava a bordo di un’auto in via Pincherle, si è avvicinato al finestrino di un altro automobilista accusandolo di avergli danneggiato lo specchietto retrovisore e l’orologio che portava al polso, pretendendo da lui un immediato risarcimento. Ottenuto un netto rifiuto dalla vittima, l’uomo ha iniziato a minacciare l'automobilista, vantandosi di essere un pugile professionista e presentandosi come il 'boss di via Pincherle', nonché esponente di spicco di un clan. Quando la vittima, a sua volta, si è qualificata come ufficiale dei carabinieri, il 31enne, preso in contropiede, ha desistito dal tentativo di truffa, allontanandosi e urlando ad alta voce minacce e offese dirette alle forze dell’ordine. L'autore della tentata estorsione è stato identificato: è una vecchia conoscenza dei carabinieri che, proprio in virtù della sua pericolosità sociale, lo hanno sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza. I carabinieri, durante uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, lo hanno notato mentre camminava lungo viale Guglielmo Marconi e, sapendo del provvedimento emesso a suo carico, lo hanno immediatamente fermato. Il 31enne si trova ora nel carcere di Regina Coeli.