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Mafia: arresti Palermo, imprenditore Bacchi in silenzio davanti al giudice
Palermo, 2 feb. (AdnKronos) - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Benedetto Bacchi, uno dei maggiori imprenditori italiani nel settore dei giochi e delle scommesse, arrestato ieri mattina dalla Polizia di Stato insieme con altre trenta persone. Bacchi è finito ieri in cella con le accuse di concorso in associazione mafiosa e riciclaggio del denaro dei clan, accompagnato dal suo legale. Difeso dall'ex pm Antonio Ingroia, oggi avvocato, l'imprenditore 43enne non ha risposto all'interrogatorio di garanzia del gip. Secondo le indagini, coordinate del Procuratore capo Francesco Lo Voi, sarebbe emerso un vero e proprio 'contratto' tra Cosa Nostra palermitana e l'imprenditore, riuscito sempre secondo le indagini, con l’appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore. Bacchi, come emerge dall'inchiesta, ha realizzato una rete di agenzie di scommesse abusive - più di settecento in tutta Italia - capaci di generare guadagni quantificati in oltre un milione di euro al mese. Tra i 31 arrestati c'è anche Francesco Nania, socio occulto di Bacchi e capo della 'famiglia' mafiosa di Partinico, che, grazie alla complicità di Michele De Vivo, insospettabile commercialista campano che fungeva da prestanome, era riuscito a creare un fiorente mercato di import-export di prodotti alimentari con gli Stati Uniti. Anche altri arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip.