cronaca
Maxi blitz a Palermo, in carcere il re delle scommesse
Palermo, 1 feb. (AdnKronos) - Trentuno arresti in una maxi operazione della Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Più di 200 uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra Mobile palermitana hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare a carico delle 31 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, riciclaggio, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse e alla truffa ai danni dello Stato. Dalle indagini è emerso un "vero e proprio contratto tra Cosa Nostra palermitana" e B. B., "imprenditore del settore dei giochi e delle scommesse, che era riuscito, con l’appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie di scommesse abusive, più di settecento in tutta Italia, capaci di generare profitti quantificati nell’ordine di oltre un milione di euro mensili", dicono gli inquirenti. "Parte di queste somme, tra i 300 e gli 800mila euro all'anno, veniva poi distribuita all’organizzazione mafiosa" spiega ancora la Polizia. È stata in parte ricostruita la movimentazione dei flussi di denaro provenienti dal gioco illecito e sono stati sequestrati beni immobili, società e conti correnti bancari dell'imprenditore e di altri uomini che lo avevano aiutato nell’opera di riciclaggio per diversi milioni di euro. Sequestrate con l’ausilio delle Squadre Mobili territorialmente competenti più di 40 agenzie di scommesse su tutto il territorio con il marchio di proprietà dell'imprenditore. Tra gli arrestati, oltre a persone legate a Cosa Nostra, con ruoli apicali, anche insospettabili professionisti.