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In scatole cioccolatini o bagagli, scoperti 14 mln non dichiarati

Roma, 20 gen. (AdnKronos) - Oltre 14 milioni di euro che stavano per essere illecitamente esportati, in assenza della dichiarazione obbligatoria per il trasferimento di importi pari o superiori a 10.000 euro. E' quanto rinvenuto complessivamente nel 2017 da parte di doganieri e finanzieri dell'aeroporto 'Leonardo Da Vinci' a Fiumicino. In particolare, sono state contestate 665 violazioni con il sequestro di oltre 4.400.000 euro e l’immediata riscossione di sanzioni amministrative per circa 300.000 euro. Un bilancio nettamente positivo per l’attività congiunta che vede protagonisti i finanzieri del Comando Provinciale Roma e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Roma 2 nel contrasto alla movimentazione transfrontaliera di capitali. TRAFFICO ILLEGALE - Gli importanti risultati conseguiti sono il frutto dell’operazione di collaborazione, denominata 'New Start', svolta attraverso una complessa attività di analisi che ha permesso di individuare rotte potenzialmente utilizzate come veicolo del traffico illegale di denaro contante. Conseguentemente, sono stati intensificati i controlli valutari sui passeggeri in partenza, con esiti che evidenziano come sia in corso una vera e propria emorragia di denaro contante che dal nostro Paese migra verso destinazioni estere quali Asia, Africa e Medio Oriente. COSA ACCADE - Ampio il repertorio degli espedienti adottati per tentare di eludere la rete dei controlli effettuati presso in aeroporto: dal cittadino nord africano che nascondeva il contante all’interno di pacchi regalo per la famiglia a quello asiatico che celava il contante in scatole di cioccolatini oppure occultato nell’intelaiatura metallica dei bagagli, come in nel caso di alcuni passeggeri nigeriani. Fino a trovarsi di fronte a veri e propri 'corrieri di valuta' che lasciavano incustodite le valigie milionarie, piene di denaro contante, nel tragitto dal check-in di partenza fino al nastro di riconsegna dello scalo finale, pronti a rischiare, quindi, di perdere l’intera posta in gioco piuttosto che affrontare i massicci controlli doganali. Tutti i soggetti verbalizzati sono stati segnalati ai reparti competenti della Guardia di Finanza per i dovuti approfondimenti ai fini fiscali.