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Mafia: pm Tartaglia, da Mario Mori omissioni ed inerzie

Palermo, 12 gen. (AdnKronos) - Il generale Mario Mori, durante la sua attività ai Servizi segreti prima e al Ros dopo, "ha agito con la doppia logica, da qui si capiscono le omissioni, le inerzie e tutte le cose che non quadrano". Così, il pm Roberto Tartaglia proseguendo la lunga requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia all'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Il generale Mori è stato, inoltre, secondo il pm Roberto Tartaglia, "un ufficiale che quando era ai Servizi segreti ha fatto attività parallela" e ha "perseverato con il suo agire sciolto e libero da ogni regola. Lo ha fatto da subito, al Sid negli anni 70 e lo ha fatto anche a Mezzojuso e a Terme Vigliatore, con la doppia logica". "Noi riteniamo che alla luce di tutto questo - ha aggiunto Tartaglia - lo ha fatto perché questa è la struttura della sua modalità di azione".