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Sicilia: Miccichè, dopo il fuggi fuggi dei dirigenti concorsi per nuove assunzioni Ars (2)
(AdnKronos) - Seduto alla sua scrivania nella Torre Pisana, ancora sguarnita, con il telefono cellulare che squilla in continuazione, Gianfranco Miccichè, in jeans, camicia e maglioncino di cachemire grigio, spiega quali sono "le prime cose da fare, e anche subito". E annuncia: "Con me l'aula inizierà sempre puntuale, se convoco la seduta alle 16, alle 16 e un minuto saremo già tutti in aula". E se i deputati non ci dovessero essere? "Allora sperimenteremo dei meccanismi di 'punizione' per i ritardatari - dice - A me interessa iniziare puntuali e produrre". E' molto ambizioso il programma del neo Presidente Ars, che già dieci anni aveva ricoperto lo stesso incarico, seppure solo per due anni. "Intanto ci sono due cose fa fare immediatamente - annuncia - Per motivi non chiari è stata eliminata l'emeroteca, la raccolta più completa di giornali, e io la riaprirò, perché non è possibile che giornali antichi marciscano in un vecchio magazzino alle mercè dei topi che, come dice qualcuno, amano più la carta che il formaggio. Sarà un miracolo trovare i giornali intatti". E poi Miccichè vorrebbe "valorizzare Palazzo ex Ministeri, accanto alla Curia, a due passi da Palazzo dei Normanni". "Al di là della bellezza del palazzo - dice - se non lo si usa, finirà nel degrado più totale. Potrebbe essere un'idea, ne ho già parlato con il segretario generale, di unificare la biblioteca con l'emeroteca e usare Palazzo ex Ministeri per l'esposizione". Sui vitalizi, più volte al centro dell'attenzione di programmi nazionali, Miccichè ribadisce: "Pura demagogia, ormai i vitalizi sono su base contributiva, ma di cosa stiamo parlando?... C'è stata una rincorsa folle a tagliare".