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Intercettazioni: Orlando a Lo Voi, non c'è rischio di ridurre capacità indagini

Agrigento, 7 dic. (AdnKronos) - Sulle intercettazioni "noi abbiamo fatto un percorso che ha coinvolto l'Associazione nazionale magistrati, che ha dato un parere sostanzialmente positivo sul testo che abbiamo portato in Consiglio dei ministri". Così, il ministro della Giustizia Andrea Orlando replica a distanza al Procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, che due giorni fa, parlando degli arresti per mafia ed estorsione, aveva chiesto "cautela per la riforma delle intercettazioni". "Mai come in questa indagine le intercettazioni vengono decriptate grazie alle successive, e le tessere del mosaico investigativo si incastrano solo quando tutti i margini combaciano. Questo conferma che una atomizzazione della lettura delle intercettazioni riduce la capacità di leggere il contesto generale e di ricostruirlo", aveva detto il capo della Dda di Palermo. E aveva aggiunto: "Bisogna essere particolarmente cauti, si rischia di minare l'efficacia delle indagini". Oggi arriva la replica di Orlando: "C'è un documento dei Procuratori delle grandi Procure italiane che indica alcuni interventi, che in larga parte accoglieremo". "Mi pare che non si ponga assolutamente il tema di un rischio di riduzione della capacità di indagine con l'intervento in questione - aggiunge Andrea Orlando - Semmai si tratta di fare in modo che le intercettazioni siano sempre più uno strumento di contrasto alla criminalità e sempre meno uno strumento per alimentare impropriamente forme di gossip o distrazione di massa rispetto alla centralità che alcune inchieste devono cercare di avere".