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Sicilia: all’Ars l’accoglienza dei deputati, foto e kit per avvio legislatura

Palermo, 6 dic. (Adnkronos) - Il primo a varcare il portone di Palazzo dei Normanni è Claudio Fava, vice presidente della commissione parlamentare Antimafia e fresco di elezione all’Assemblea regionale siciliana nella lista I Cento Passi. "Sono il primo ad arrivare questa mattina e l’ultimo che spegnerà la luce alla fine della legislatura. Dopo il 15 dicembre (giorno dell’insediamento dei parlamentari all’Ars, ndr) mi dimetterò e non mi candiderò alle Politiche" ha detto ai cronisti che aspettavano nei corridoi del palazzo. Nel primo dei due giorni dedicati all’accoglienza dei nuovi parlamentari dell’Isola, 70 in tutto, venti in meno rispetto alle precedenti legislature, sono quasi una trentina quelli che si sono presentati all’appello. Almeno fino alle 16.  Cronisti tenuti distanti e funzionari pronti a fornire, soprattutto, ai meno esperti tutte le informazioni utili a ‘orientarsi’ tra adempimenti burocratici e obblighi di legge. Dopo un rapido coffee break nella Sala Verde del piano parlamentare, per i neo deputati c’è l’appuntamento con la foto per il badge e la consegna del kit custodito in una sacca nera con il logo del Parlamento più antico d’Europa. Dentro il regolamento interno dell’Assemblea, password per l’accesso alla banca dati, manuali e guide per districarsi tra i corridoi di Palazzo dei Normanni. Sino alle 19 ci sarà tempo per seguire le procedure di accoglienza. Poi si riprenderà domani ma solo sino alle 13. Neofiti e non solo. Tra i parlamentari che oggi hanno seguito le procedure di accoglienza ci sono infatti il neo assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e parlamentari di lungo corso come i democratici Giuseppe Lupo, Baldo Gucciardi, Luca Sammartino e l’ex assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, i forzisti Giuseppe Milazzo e Alfio Papale. Oltre a due parlamentari recentemente coinvolti in vicende giudiziarie: Edy Tamajo, il deputato di Sicilia Futura, recordman di preferenze, indagato dalla Procura di Palermo per voto di scambio, e Riccardo Savona (Fi), a cui i pm contestano i reati di truffa e appropriazione indebita.