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Mafia: direttore Telejato, sono stato 'mascariato' perché mi dovevano fermare sul caso Saguto
Palermo, 20 nov. (AdnKronos) - "Sono qui, alla sbarra per estorsione, sono stato 'mascariato' (infangato ndr) perché andavo fermato per le mie continue denunce della gestione delle Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo e, in particolare, del modo in cui lavorava la ex Presidente della sezione, Silvana Saguto. Ci guadagnavano tutti, lei era una sorta di bancomat per tutto il Tribunale. E io avevo scoperchiato la pentola...". E' la denuncia di Pino Maniaci, direttore di Telejato, l'emittente locale di Partinico, che oggi ha presenziato alla prima udienza del processo che lo vede imputato per estorsione e diffamazione. Un'udienza durata solo pochi minuti e rinviata al prossimo 8 gennaio 2018 per un difetto di notifica ad alcune delle parti offese. Maniaci è accusato di alcuni episodi di estorsioni che si sarebbero consumate tutte e danno di ex amministratori di Borgetto e Partinico. In particolare, l'ex sindaco borgettano Gioacchino De Luca e l'ex assessore Gioacchino Polizzi. L'accusa ritiene che Maniaci avrebbe minacciato servizi televisivi che potessero minare la reputazione degli amministratori. Il direttore di Telejato, che dopo l'inchiesta è tornato a dirigere la piccola tv locale, ha anche annunciato che ha presentato una denuncia a Caltanissetta "contro i Carabinieri e la Procura" per "violazione della privacy", come spiega all'Adnkronos "perché sono state diffuse delle intercettazioni su di me che non c'entravano nulla con il procedimento, e che hanno riguardato anche una bambina disabile. Un fatto gravissimo. Il privato di ognuno di noi deve restare tale se non c'entra con l'indagine in corso...". Maniaci non si ritiene "una vittima - come tiene a sottolineare - Infatti sono qui per dimostrate la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Dimostreremo che la Procura ha detto il falso".