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Violenza su donne: a Venezia raccolta fondi promossa da 'bon’t worry onlus' (2)

(AdnKronos) - (Adnkronos) - “I reati contro la donna non sono solo quello fisici, ma anche psicologici, economici e quelli diffamatori commessi attraverso la rete e i social, che innescano delle vere e proprie trappole in grado di trainare le vittime in un silenzio eterno - dichiara Bo Guerreschi - Reati gravissimi come il furto d’identità via rete o attraverso organizzazioni anche internazionali a cui il predatore vende l’identità della vittima provocando danni senza leggi a tutela”. “Le richieste di cambio di identità da parte di donne perseguitate negli ultimi anni in Italia sono diventate migliaia, molte di loro si recano all’estero per ottenere solo una tutela personale e rientrano con un nuovo nome e una nuova identità - continua Bo Guerreschi - È assurdo come la rete da luogo di ascolto e condivisone possa trasformarsi in un’arma a doppio taglio luogo di insulti e di calunnie. Questo accade perché in Italia non esiste una legge organica di protezione delle vittime di reati, solo la legge Ferrara 71/2017 sul cyber bullismo ha introdotto una maggiore attenzione sul tema, ci auguriamo che venga presto applicata.”