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Sicilia: De Luca, contro di me poteri forti, parente magistrato sapeva di arresto
Palermo, 8 nov. (AdnKronos) - Dopo il post un video. Cateno De Luca, il neo eletto deputato regionale dell'Udc, finito stamani agli arresti domiciliari con l'accusa di evasione fiscale, rilancia. E dopo un lungo post su Facebook a cui affidava la sua difesa, ha postato sul social network anche un video. Pigiama, giacca da camera e alle spalle una libreria con i simboli di Sicilia vera e due fasce tricolori da sindaco in bella mostra, racconta la sua versione dei fatti. "Mi dispiace per questo ulteriore clamore -dice-. Io sono sereno perché già venerdì sera a piazza Cairoli sono stato avvicinato da un noto personaggio della politica siciliana e anche ritengo della massoneria nonché un parente molto stretto di magistrati, il quale mi ha fatto i complimenti per la campagna elettorale e mi ha detto: 'lo sai che è tutto inutile quello che hai fatto'". "Questo stesso personaggio lunedì -prosegue- ha telefonato a un nostro amico nonché suo collaboratore dicendogli che era inutile l'elezione di Cateno perché sarebbe stato arrestato e sarebbe subentrato il primo dei non eletti, Danilo Lo Giudice. Per questo ho insistito molto perché venisse eletto Lo Giudice: sapevo di scontrarmi definitivamente con i poteri forti di Messina, massoneria e altri ambienti che non vogliono che io faccia il sindaco di Messina". Per De Luca la vicenda che lo riguarda "fa ridere" perché, spiega nel video, "vengo accusato di stato essere il regista di un'evasione fiscale di un ente collettivo, il Caf Fenapi, cioè un ente che non è mio".