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Mafia: Maniaci non sarà processo con i boss, stralciata posizione giornalista
Palermo, 4 ott. (AdnKronos) - Pino Maniaci, il direttore dell'emittente televisiva locale Telejato di Partinico (Palermo) non sarà giudicato con i presunti boss di Borgetto. Lo ha deciso il presidente della Seconda sezione penale del tribunale di Palermo che ha stralciato la posizione del giornalista accusato di estorsione e diffamazione a mezzo stampa. Maniaci è finito sotto processo con altre undici persone ritenute vicine alle cosche del palermitano. La difesa di Maniaci ha chiesto lo stralcio della posizione di Maniaci all'inizio dell'udienza all'apertura del dibattimento. Secondo i legali del giornalista non ci sarebbe alcuna connessione "tra i reati contestati a Maniaci e quelli degli altri imputati", che sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il giudice dopo una camera di consiglio ha così accolto le richieste della difesa di Maniaci stralciando la posizione di Maniaci e disponendo il giudizio separato. Maniaci dovrà difendersi dall’accusa di aver chiesto con insistenza soldi ai sindaci di Borgetto, Gioacchino De Luca, e Partinico, Salvo Lo Biundo. A Maniaci viene contestato anche di aver imposto a un assessore di Borgetto l’acquisto di duemila magliette col logo della sua emittente. Alla sbarra, con l'accusa di associazione mafiosa, Nicolò Salto, Giuseppe Giambrone, Antonino Giambrone, Francesco Petruso, Antonino Frisina, Antonio Salto, Tommaso Giambrone, Francesco Giambrone, David Giambrone, Salvatore Petruso.