Cronaca
Trapani: armatore peschereccio sequestrato, equipaggio sta bene
Palermo, 21 ago. - (Adnkronos) - "Ho sentito il comandante stamattina e mi ha rassicurato sul fatto che tutto l'equipaggio sta bene. Adesso sono in attesa dei funzionari dell'ambasciata italiana. Vedremo come si evolvera' la situazione". Vito Giacalone, armatore del peschereccio 'Pindaro' del compartimento di Mazara del Vallo (Trapani), sequestrato ieri pomeriggio dalle autorita' tunisine, al limite della zona di mare del 'Mammellone', non e' nuovo a vicende del genere. Gia' lo scorso anno un suo motopesca fu sequestrato. "Non sono ne' ottimista ne' pessimista - dice all'Adnkronos - perche' ogni sequestro ha una storia a se' e non si possono prevedere i tempi del rilascio". Ma di una cosa Giacalone e' certo: "Questi episodi mettono a rischio la sopravvivenza di un'azienda. E' ancora presto per quantificare il danno economico, perche' dipende dalla durata del sequestro e dall'ammenda che sara' comminata, ma intanto la macchina produttiva e' ferma e questo di per se' crea un problema enorme. Il settore della pesca e' in crisi da tempo tra caro gasolio e la concorrenza di prodotti di minore qualita' importati dall'Italia e che invadono i nostri mercati. Un sequestro non e' una cosa di poco conto e rischia di dare il colpo di grazia ad imprese gia' in difficolta'". La soluzione? "Spetta ai politici - conclude l'armatore -. E' una vicenda annosa che si trascina da anni e di cui solo noi paghiamo purtroppo le conseguenze. E' chiaro che la politica deve trovare una via d'uscita, mettere un punto fermo perche' fatti del genere non si ripetano piu'".