Cronaca

Ancora un pitone trovato nel Bergamasco. L'esperto: "E' il caldo, li rende più attivi"

Roma, 11 ago. (Ign) - Ancora un pitone ritrovato nella zona del Bergamasco, è il sesto caso in pochi giorni. Secondo Paolo Selleri, veterinario specializzato in animali esotici, la ragione che potrebbe spiegare tutti questi casi è il caldo, che rende i serpenti molti più attivi. "Ma questi animali, se abbandonati, sono destinati a morire con il primo freddo" sottolinea l'esperto. Sono moltissime le persone che tengono rettili e serpenti in casa. "I pitoni reali vanno molto di moda - spiega il veterinario -. Il prezzo al negozio può andare da 10 euro a 100mila euro, a seconda del tipo. Impossibile sapere con precisione quanti serpenti gli italiani tengono nelle loro case, ma secondo Selleri sono almeno un milione (comprendendo anche gli altri rettili, come tartarughe e camaleonti). "Il problema è che ci sono persone che prendono quetsi animali con legegrezza e non sanno tenerli" sottolinea il veterinario. Selelri rassicura sulla pericolosità dei pitoni. "Quelli in Italia arrivano a un metro e 30, quindi sono meno pericolosi di un gatto". "In realtà abbandonando una tartaruga in un laghetto o uin una fontana si fanno molti più danni, perchè le tartarughe poi si riproducono creando un grave danno alla fauna italiana". Ad ogni modo, portarsi a casa un pitone è molto semplice: basta andare in un negozio, scegliere l'animale e il negoziante ci rilascerà un certificato. "Nei negozi ci sono molti controlli, ma il vero mercato è su internet, e poi ci sono le fiere, solo a Roma ogni anno ci sono almeno 3 o 4 fiere del settore". Chi sceglie invece di rivolgersi al mercato illegale, lo fa perché vuole un serpente particolarmente pericoloso o a rischio di estinzione. Il suggerimento dell'esperto infine, se si incontra un pitone per strada, è di chiamare la Forestale o un veterinario: "Se si ha paura del serpente, basta non dargli fastidio e non avvicinarsi" conclude Selleri.