Lazio

Parchi: Sordi commissario parco monti Simbruini

Roma, 6 ago. (Adnkronos) - Danilo Sordi e' il nuovo Commissario del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Dal 1992 a oggi cofondatore e presidente dell'Associazione Ambientale Naturalistica "Il Nibbio Bruno", nata con l'obiettivo di conservare e valorizzare uno degli ultimi habitat di riproduzione del rapace, Danilo Sordi e' stato per 10 anni sindaco di Gallicano, maturando una importante esperienza in ambito amministrativo e nei rapporti con il territorio. "Ringrazio il presidente Zingaretti per avermi concesso la grande gioia di contribuire, con le mie esperienze e la mia passione, alla guida del parco regionale dei monti Simbruini. Un territorio bellissimo, affascinante e pieno di benefiche contraddizioni; dove si coniugano con meravigliosa unicita' aspetti ambientali naturalistici importanti come, ad esempio, la presenza del lupo, dell'orso marsicano, dei grifoni, delle aquile, scorci naturali di rara bellezza, integrati dalla presenza dei monasteri benedettini e del santuario della ss trinita'. Un territorio che ha contribuito in modo significativo alla mia formazione ambientalista, tra la meta' e la fine degli anni '80, monte Autore e' stato piu' volte luogo di visita e meta finale delle mie escursioni giovanili. La mia nomina a commissario dell'Ente rappresenta un riconoscimento per la mia lunga attivita' di amministratore locale e di instancabile volontario, promotore di iniziative volte alla tutela ed alla valorizzazione degli aspetti ambientali naturalistici del territorio dell'agro romano. Saluto i Sindaci dei comuni del Parco, conosco il loro difficilissimo mestiere avendolo svolto fino a 3 mesi fa, sono a loro disposizione per suggerimenti, indicazioni e consigli relativi a ad una gestione del parco collegiale, sempre piu' integrata con le popolazioni residenti. "Il parco deve, con maggiore intensita', diventare una occasione, un volano, di sviluppo territoriale per l'intera area. La mia speranza e' quella di poter contribuire a far crescere il senso di appartenenza e l'orgoglio di far parte di un territorio unico, senza eguali, dove la difesa del territorio rappresenti la promozione di una cultura e di una civilta' che ha consentito, a tutti noi, di godere, oggi, di tali bellezze".