Cronaca
Alpinismo: dieci liguri e toscani sull'Himalaya con testaroli al pesto (3)
(Adnkronos) - Oltre alle tante presentazioni nelle sedi Cai-Club alpino italiano sparse tra Liguria e Toscana, i protagonisti della spedizione, al proprio ritorno dal Manaslu, inizieranno un tour didattico nelle scuole dei Comuni patrocinanti per trasmettere il rispetto e i valori dell'ambiente, specie degli ecosistemi ancora incontaminati, ai bambini e ai ragazzi, gli adulti del domani. La spedizione e' anche l'occasione per un'operazione di marketing territoriale sui generis. "Porteremo i prodotti locali delle nostre due regioni oltre quota 4mila metri e li faremo conoscere agli altri componenti delle varie spedizioni internazionali che saranno presenti nel campo base del Manaslu, anticipando il tema cibo-natura-uomo al centro di Expo 2015 - spiega Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord e unico componente genovese della spedizione - La sfida nella sfida sara' cucinare i testaroli al pesto, il piatto che unisce idealmente la tradizione culinaria ligure-apuana, a quota 8mila metri, magari festeggiando la conquista della vetta". Tra i viveri che gli alpinisti porteranno al campo base: olio e olive 100% taggiasche di Olive di Dolceacqua snc, il salame Sant'Olcese De.Co. del salumificio Cabella, il lardo di Colonnata Igp della larderia Mafalda, il vino vermentino doc Colli di Luni dell' azienda La Felce e della Cantina di Nonno Pescetto, olio extravergine d'oliva dell'azienda agricola La Sarticola, la farina Antico Grano Bianco della azienda agricola La Giara, il formaggio dell'azienda agri-turistica la Debbia, i testaroli, il miele della Strada del Miele (Calice al Cornoviglio-Tresana-Mulazzo) e altri prodotti della condotta Slow Food La Spezia-Cinque Terre-Val di Vara e Levanto e il pesto offerto dal ristorante Il Genovese di Roberto Panizza, che ha inventato, per l'occasione, una speciale confezione "zainabile" della tipica salsa ligure.