Toscana

Giglio: Realacci, necessario recuperare relitto prima dell'inverno

Roma, 1 ago. - (Adnkronos) - "A un anno e mezzo dal tragico incidente in cui persero la vita 32 persone il relitto della Costa Concordia si trova ancora di fronte a Giglio Porto e benche', come precisato dalla Protezione Civile che ha competenza in materia, i ritardi siano ascrivibili a condizioni meteo avverse e alla complessita' delle operazioni stesse, i lavori per la sua rimozione in sicurezza non procedono con il 'timing' inizialmente previsto, bisogna quindi fare presto. La priorita' ora e' raddrizzare e rimuovere il relitto della Costa Concordia prima del prossimo inverno". Cosi' Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta la risposta del Sottosegretario all'Ambiente Marco Flavio Cirillo all'interrogazione sulla Concordia in Commissione. Oggetto dell'interrogazione, la questione dei ritardi nei lavori di recupero e smaltimento del relitto della Costa Concordia della acque del Giglio, nonche' le condizioni ambientali dell'isola e la questione del porto di destinazione finale. "Anche se il sottosegretario all'Ambiente rassicura sulle condizioni ambientali dell'ecosistema marino del Giglio, che ad oggi non hanno subito variazioni riconducibili alla presenza del relitto - aggiunge Realacci - il rinvio delle attivita' di messa in asse della Concordia alla primavera 2014 metterebbe a serio rischio la conclusione positiva dell'intera operazione di rimozione". "Inoltre, qualora non fossero sufficienti i 500 milioni di dollari stanziati dalla Costa Crociere per il recupero e la rimozione in sicurezza del relitto, e' comunque necessario che le risorse aggiuntive siano a carico della societa' armatrice. Data la sua vicinanza, se i lavori di adeguamento del Porto di Piombino procederanno con tempi compatibili con quelli dello smaltimento della Concordia, e' auspicabile che il porto di destinazione e smaltimento del nave sia proprio quello di Piombino. Vista la lentezza con cui sara' trasportato il relitto, infatti - conclude - mal si concilierebbe il raggiungimento in sicurezza di altre mete piu' lontane".