cronaca
Università: Palermo, pochi stranieri e il 57% occupato dopo un anno (3)
(AdnKronos) - L’80 per cento dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, 49 laureati su cento considerano le aule adeguate, 18 ritengono le postazioni informatiche presenti in numero adeguato e 77 valutano positivamente i servizi di biblioteca. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Confermerebbe la scelta del corso e dell’Ateneo il 56 per cento dei laureati, mentre il 7 per cento si riscriverebbe allo stesso Ateneo ma cambiando corso. E a un anno dal conseguimento del titolo tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale (39 per cento) il tasso di occupazione (si considerano occupati anche quanti sono in formazione retribuita) è del 46 per cento, mentre quello di disoccupazione (calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro) è pari al 42 per cento. Il 46 per cento degli occupati può contare su un lavoro stabile, ossia contratti a tempo indeterminato o attività autonome effettive. Il guadagno è in media di 1.001 euro mensili netti. Numeri che crescono se si guarda i laureati magistrali biennali, il 57 per cento percento del quali a un anno dalla laurea è occupato. Quaranta occupati su cento possono contare su un lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo). Il guadagno è di 984 euro mensili netti. Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato? Sono 48 laureati su cento, i quali considerano il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che svolgono.