cronaca

Mafia: fuochi d'artificio per funerali, L. Orlando 'nessuna tolleranza'

Palermo, 15 feb. (AdnKronos) - "Esistono nella nostra città ancora sacche di ignoranza e malaffare legate alla mafia. Di mafia legata ad ignoranza e malaffare. Sono realtà, le cui manifestazioni non hanno alcunché di folkloristico, che non possono essere né ignorate né tollerate". Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo la notizia dei funerali di Antonino Cinà, cognato di Ottavio e Piero Abbate, ritenuti dagli investigatori boss della Kalsa. Esequie, celebrate sabato scorso, con tanto di fuochi d'artificio e colombe bianche liberate durante il corteo funebre, mentre la piazza veniva chiusa al traffico grazie all'intervento di alcuni operatori della Rap, l'azienda di igiene ambientale di Palermo. La Polizia ha filmato tutto e sta cercando di capire se i lavoratori della partecipata fossero o meno in servizio. Intanto il questore, Guido Longo, si dice pronto a denunciare la ditta che ha curato i fuochi d'artificio e chi li ha richiesti. Ma per quanto riguarda il coinvolgimento di dipendenti della Rap, interviene anche il primo cittadino sottolineando che "indipendentemente dal fatto che gli stessi fossero in servizio o meno, l'azienda verificherà, anche con l'ausilio delle forze dell'ordine, la loro identità e se ricorrono i presupposti adotterà ogni provvedimento disciplinare previsto dal contratto". Di comune accordo con lo stesso sindaco Orlano, il presidente uscente dalla Rap, Sergio Marino, ha richiesto alle forze dell'ordine le informazioni utili per identificare i presunti dipendenti della Rap coinvolti nella vicenda "per adottare ogni provvedimento necessario".