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Ricerca: Verona (Bocconi), il sistema 'virtuoso' già esiste, basta seguirlo (2)

(AdnKronos) - In Bocconi funziona anche a livello di reclutamento. E Verona, che supporta il rettore dell'ateneo sul fronte del reclutamento e promozione, lo conosce bene. "Noi -spiega- seguiamo un processo standard a livello internazionale. Tanto per cominciare tutte le persone che vengono assunte in Bocconi non possono provenire inizialmente da 'noi'. C'è un accordo a livello internazionale per il quale gli studenti che completano il dottorato vengono messi sul mercato, secondo una regole implicita in base alla quale nessuno assume i suoi ma è il mercato che sceglie i migliori. E il mercato si forma nelle varie accademie". Ogni disciplina, aggiunge Verona "ha una sua conferenza madre che si tiene una volta l'anno in un determinato luogo. Noi, con i nostri dipartimenti, andiamo in queste conferenze a conoscere i potenziali studenti di dottorato che si mettono sul mercato l'anno successivo. Quelli che riteniamo i migliori li invitiamo nel nostro campus a fare un seminario. Si parla di sei-sette persone per ogni posto a disposizione. Alla fine si decide chi entrerà far parte della facoltà e da quel momento i migliori iniziano il loro percorso di carriera con un contratto, che è quello della legge Giannini, nel quale, se sono stati particolarmente bravi, possono puntre alla promozione e a diventare professori associati. Tutto dipende molto dalla produttività che hanno messo in atto, dalla capacità scientifica, dal fatto di vincere bandi. Perchè vincerli significa che una persona è particolarmente competente, stimata all'interno del suo network". Al di là delle polemiche, quindi, il messaggio che lancia Gianmario Verona è che esiste già 'un percorso' da seguire, "delle pratiche internazionali che favoriscono la meritocrazia. E sono pratiche che vengono seguite già dalle università in tutta Europa e nel mondo in generale". E riecco il 'bicchiere mezzo pieno': il sitema, oltre alle istituzioni, può funzionare meglio basta seguire il 'solco' già percorso dalla Bocconi dove, conclude Verona "non facciamo nulla di particolarmente diverso. Non abbiamo inventato niente, solo abbiamo seguito quello che di meritocratico hanno da tempo avviato tante realtà eccellenti a livello internazionale".