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Shoah: Bitonci, ci rivolgiamo al passato per onorare vittime deportazione

Venezia, 27 gen. (AdnKronos) - "Oggi siamo qui, insieme, per ricordare che il 27 gennaio del 1945 sono caduti i cancelli di Auschwitz. Oggi, 71 anni dopo, ci rivolgiamo al passato per onorare le vittime della Shoah, della deportazione e dell'internamento. Per riscoprire l'esempio immortale dei Giusti che si sono sacrificati. Oggi ci ritroviamo anche per constatare, purtroppo, che le ombre di quel passato si proiettano ancora sul nostro presente. Molti cancelli devono ancora cadere. Molti fratelli ebrei, e non solo ebrei, si trovano ancora sotto minaccia o in stato di illegittima prigionia. Molti Giusti rischiano ancora la vita per salvare vite innocenti, nel disinteresse generale". Lo ha sottolineato il sindaco di Padova, Massimo Bitonci nel suo intervento alla cerimonia per il Giorno della Memoria. "Poniamoci questa domanda: siamo e saremo pronti, senza condizioni, a condannare ogni forma di antisemitismo e di razzismo, di violenza e sopraffazione? Siamo e saremo pronti a difendere ed emulare i Giusti? Ad isolare i delatori che ancora oggi ne mettono a repentaglio la vita?", si è chiesto Bitonci. "In uno dei pannelli della mostra “Shalom a Canove”, esposto nel cortile di Palazzo Moroni, è rappresentato l'osceno manifesto pubblicato, il 5 agosto 1938, sulla rivista “La difesa della razza”. Al punto 7, esso pretende che gli italiani si proclamino, senza condizioni, “francamente razzisti”, ha ricordato il sindaco di Padova.