cronaca
Sanità: una fiaccolata e una catena umana, le Madonie si mobilitano
Palermo, 9 gen. (AdnKronos) - Una fiaccolata e una catena umana. I cittadini delle Madonie si mobilitano per chiedere la riapertura del punto nascite dell'ospedale Madonna dell'Alto a Petralia Sottana, nel Palermitano, chiuso dal primo gennaio. Le due iniziative, in programma venerdì prossimo alle 17, sono organizzate dal Comitato pro-ospedale, nato all'indomani della decisione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin di non concedere la deroga chiesta dall'assessore regionale alla Sanità della Sicilia, Baldo Gucciardi. A guidare la fiaccolata, che si concluderà proprio in ospedale, saranno le puerpere che, spiegano all'AdnKronos gli organizzatori, rivendicheranno "il loro diritto a partorire a Petralia Sottana in un ospedale che ritengono sicuro". Subito dopo una catena umana abbraccerà simbolicamente il nosocomio per testimoniare la volontà di mamme e cittadini di mantenere non solo il punto nascite ma anche il presidio ospedaliero. "Siamo vittime di un'ingiustizia - spiegano dal Comitato -. Dire che le donne scelgono di non partorire nell'ospedale di Petralia perché non lo ritengono sicuro è una menzogna. La contrazione delle nascite è legata al calo demografico della popolazione e non alla scelta delle future mamme di non partorire qui a Petralia. Senza contare i costi che una famiglia deve affrontare dovendo dare alla luce fuori i propri figli". Ieri i sindaci delle Madonie, dopo una "marcia" lunga oltre due ore, sono giunti a Palermo per incontrare il neo prefetto Antonella De Miro e chiedere l'apertura di un tavolo con il ministero per la Salute, la Regione e l'Azienda sanitaria provinciale di Palermo per la riapertura del punto, chiuso dal primo gennaio. "Dal prefetto - ha spiegato subito dopo il vertice il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato - abbiamo ricevuto massima disponibilità. Ci ha assicurato che si attiverà per l'istituzione immediata del tavolo di confronto". Nell'attesa di novità la protesta dei primi cittadini continua con presidi dei municipi. "Non subiremo passivamente questa ingiustizia" assicura il sindaco Inguaggiato.