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Terrorismo: Caritas Treviso, paura migranti è che ora tempi si allunghino (2)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - Anche da parte di Don Dino Pistolato, già responsabile della Caritas di Venezia, e oggi vicario episcopale vengono note tranquillizzanti: "Certo, lo schock per gli attentati c'è stato e la tensione dopo quanto successo non è mancata: ma all'intero dei centri si è subito stemperata. Per più di qualcuno non è mancato anche un senso di colpa per qualcosa di non commesso ma che poteva accomunarli con gli estremisti, pur condannando decisamente gli atti terroristici. Anche per loro: uccidere in nome di Dio è una bestemmia. Ed è su questo fronte che ho certo di tranquillizzarli, ricordando poi che gli atti terroristici colpiscono alla cieca ed uccidono anche musulmani". "Ad oggi nelle varie strutture in provincia di Venezia ospitiamo una ottantina di profughi, in gran parte provenienti da Pakistan, Niger, Nigeria, Siria, Senegal, molti di loro sono qui già da un anno e sono in attesa del permesso per andare in Nord Europa, o negli Stati Uniti o in Canada". "In ogni caso, dopo gli attentati, quando escono dai centri non lo fanno più da soli, ma cercano di uscire in compagnia e preferiscano che le donne non vadano fuori. Ma ad oggi non ci sono stati casi di aggressioni ne fisiche nè verbali, né soprattutto, rifiuti ad ospitarli nelle case private con cui abbiamo contratti di affitto e convenzioni, a differenza di quanto successo invece dopo l'11 settembre del 2001, quando qualche padrone di casa cacciò i profughi che ospitava pur con contratti regolari. Questa volta non è successo."