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Francia: in Lombardia dopo Parigi cresce insicurezza per 60% imprese

Milano, 17 nov. - (AdnKronos) - Dopo Parigi cresce l’insicurezza nelle imprese. Il 14% ha più paura. Vorrebbero in città e anche nella propria azienda più prevenzione e controlli e più intelligence. E' quanto emerge da un’indagine della Camera di commercio ieri e oggi su oltre 300 persone. Nelle imprese circa il 60% si sente meno sicuro (cica il 20% si sente molto meno sicuro di prima, il 35% meno sicuro), circa il 30% sicuro come prima. Vorrebbero più intelligence da parte dello Stato (circa 20%) e sono disponibili a investire in prevenzione e controlli nella propria impresa (circa 28%). Gli stranieri sono apprezzati nelle imprese, circa una su due ha addetti nati all’estero. Sono scelti per la maggiore disponibilità e adattabilità. Aiutati dalle imprese per la documentazione, per l’inserimento sociale, perché nei titolari e nei colleghi trovano un amico e perché riconoscono le loro feste. Si integrano meglio gli europei, soprattutto dell’est e i sudamericani, gli africani, i nord americani, gli asiatici e infine gli arabi. Per chi lavora in azienda i simboli religiosi vanno tutti tollerati (36%) o ridotti (20%). Gli immigrati dovrebbero adeguarsi alle usanze locali, almeno in parte. Per favorire l’integrazione chiedono controllo degli ingressi clandestini, corsi ed esami di lingua e cultura per stranieri, luoghi di aggregazione con i concittadini.