cronaca

Immigrati: arcivescovo Monreale, privo di senso bombardare i barconi

Palermo, 23 apr. (AdnKronos) - "Che senso ha bombardare i barconi di migranti? Intanto, dai paesi di provenienza dei natanti le bombe sarebbero prese come una dichiarazione di guerra. Poi, se a bordo dovessero esserci profughi, l'operazione si configurerebbe come un crimine contro l'umanità. A prescindere da chi dovesse compierlo". Lo ha detto l'arcivescovo di Monreale (Palermo) monsignor Michele Pennisi durante un dibattito organizzato oggi da Cisl e Fnp, nella sala arcivescovile della cittadina del palermitano, sul tema "Si può essere felici in tempo di crisi?" dall'omonimo libro di Piero Sapienza, docente di Dottrina sociale della Chiesa nello studio teologico San Paolo di Catania. Una questione, quella dell'emergenza immigrazione, che secondo Sapienza necessita dell'intervento nei Paesi d'origine "con un'operazione complessa e giocata su più fronti, con l'accordo dell'Onu e degli interlocutori locali". Necessario ridiscutere il regolamento di Dublino in tema di diritto d'asilo, che impone la presentazione della domanda nello Stato Ue in cui il profugo sbarca, e istituire corridoi umanitari. "Fuggire da miseria e guerre e consegnarsi a trafficanti di vite umane per inseguire un sogno di libertà e felicità - ha aggiunto il segretario della Cisl Sicilia Mimmo Milazzo - non è proprio quello che può definirsi una scelta. Vanno create condizioni di sicurezza in mare e va sospeso il regolamento di Dublino per consentire l'accoglienza sostenibile dei profughi".