cronaca
Criminalità: Zaia (Veneto) ai sindaci, uniamo le forze e facciamo squadra
Venezia, 23 gen. (AdnKronos) - “Questi Sindaci perennemente in prima linea, che chiedono più sicurezza per i loro cittadini, come faccio io pressochè quotidianamente per tutti i Veneti, sappiano che sono totalmente a loro fianco. Alziamo forti e chiare quante più voci di denuncia possibile, facciamo squadra e diventeremo un tormentone capace di svegliare i palazzi romani e i tagliatori renziani dal disinteressato torpore che li caratterizza quando si parla di sicurezza, e non solo”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si schiera “senza se e senza ma” al fianco dei Sindaci del Camposampierese che, nel corso di una seduta del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza da loro richiesta, hanno lanciato l’allarme criminalità per i loro territori. “Se un Sindaco dice che la sua gente non si sente protetta – aggiunge Zaia – vuol dire che è vero, perché è lui l’unico ad avere il polso reale delle condizioni in cui vivono i sui cittadini”. “La paura della gente – aggiunge il Governatore - non si ridimensiona a parole, ma con i fatti. I fatti, per il Camposampierese come per tutto il Veneto li devono fare il Governo e il Parlamento. Al primo chiediamo, anzi dal primo pretendiamo, più uomini e mezzi alle Forze dell’Ordine per presidiare il territorio e atti speciali capaci di rispondere all’emergenza, come l’utilizzo dell’Esercito a supporto; al secondo rivolgiamo un fortissimo appello perché si metta mano ad una legislazione colabrodo, perché fino a che saranno i vigore leggi permissive in forza delle quali i delinquenti hanno ottime probabilità di farla comunque franca, la partita sarà persa e lo Stato sconfitto. Servono subito leggi severe, con pene dure e certe e con poche scappatoie, anzi nessuna, per chi delinque”.