cronaca

Veneto: Consiglio, norme più trasparenti per gestione litorali

Venezia, 20 nov. (AdnKronos) - La gestione complessiva degli interventi regionali lungo il litorale veneto di ripascimento delle spiagge e manutenzione delle coste sarà svolta direttamente dalla Regione Veneto, o tramite proprio personale (i geni civili) o attraverso gare ad evidenza pubblica che affidino i lavori in perfetta trasparenza. Lo prevede la nuova legge approvata dal Consiglio regionale del Veneto (45 sì e un astenuto), che rivede il sistema vigente dal 1995 in base al quale i lavori di salvaguardia della laguna vengono affidati dalla Regione al Magistrato alle Acque che li gestisce attraverso il concessionario unico Consorzio Venezia Nuova. La nuova norma impegna invece la Regione del Veneto a provvedere direttamente alla gestione complessiva del litorale veneto esclusivamente con le procedure previste dal “Codice dei contratti pubblici” e a rivedere gli affidamenti dati sinora. “E’ una legge – ha spiegato Moreno Teso (Forza Italia), relatore del provvedimento - che intende ripristinare la legalità, dopo quanto emerso con l’inchiesta giudiziaria sul Mose e sui lavori pubblici in laguna. Consente di rivedere un metodo, che è il metodo Consorzio Venezia Nuova, sulla distribuzione delle risorse". "Come Regione abbiamo dato in vent’anni centinaia di milioni di euro al Consorzio per la sistemazione degli arenili, da Jesolo a Chioggia, e la ‘cricca degli appalti’ li ha utilizzati come li ha utilizzati. E’ giunto il momento di dire basta alla logica del concessionario unico - ha spiegato - da oggi, con i soldi della Regione si potranno fare solo appalti trasparenti. I soldi vanno messi a disposizione di tutte le imprese venete che vogliono partecipare ai bandi e che vogliono lavorare confrontandosi nel libero mercato. E’ una legge – ha ribadito Teso – che andava fatta subito dopo gli arresti di giugno: bene che la si faccia ora per fare piazza pulita di questo sistema”.