cronaca
Torino: scandalo Grinzane, Corte dei Conti chiede 7,3 mln
Torino, 12 nov. (Adnkronos) - È di oltre 7 milioni e 300mila euro la richiesta di risarcimento del danno erariale formulata dalla procura della Corte dei Conti per la presunta distrazione di fondi legati alla mala gestione del premio Grinzane Cavour e alle associazioni che ruotavano intorno al patron Giuliano Soria. Il processo davanti alla Corte dei Conti si è aperto questa mattina. Imputati Giuliano Storia, il fratello Angelo, ex dirigente regionale, lo chef presidente della scuola di cucina Icif, Bruno Libralon, (tutti già condannati in sede penale in primo grado), e cinque associazioni: Premio Grinzane Cavour, Antenna Culturale Europea, Civiltà dei Territori Letterari, Studi Iberici e Italian Culinary Institute for Foreigners. Di "prassi lassiste" nell'assegnazione dei contributi ha parlato il pm Giancarlo Astegiano puntando il dito sulle determine, 11 quelle contestate, con cui dalla Regione Angelo Storia avrebbe assegnato contributi alle associazioni riconducibili al fratello con "palesi profili di illegittimità: assenza della domanda, pagamenti superiori a quelli richiesti, accettazioni in tempi brevissimi, presentazione di domande dopo lo svolgimento dell'evento, destinazione di soldi diversa dalle finalità a cui erano destinati". Secondo il magistrato contabile "l'accordo tra i due fratelli Soria sull'erogazione dei contributi è dimostrato: loro stessi definivano il meccanismo tramite le associazioni un "innocuo escamotage". E che fosse innocuo è discutibile". Giuliano Soria non ha nominato alcun difensore nel procedimento. "Per avere responsabilità erariale ci vuole un danno erariale, che in questo caso non c'è", ha sostenuto l'avvocato Alessandra Cardella, difensore di Angelo Soria, Bruno Libralon e dell'associazione Icif.