cronaca
Resistenza: Anpi Roma, ceneri Capponi e Bentivegna disperse nel Tevere (2)
- "Da alcuni mi aspettavo un impegno forte e convinto per rispettare il desiderio di due eroi nazionali - prosegue Nassi - Come lo aspettavo dagli antifascisti eredi del Pci, di cui Carla è stata deputata; e della Cgil, dove Rosario ha collaborato come medico del lavoro; ma anche più impegno da altre associazioni e partiti, Anpi compresa. Tutti hanno fatto sentire la loro voce timidamente e non come meritavano delle medaglie d'Oro e d'Argento della Resistenza italiana". "Ecco perché ritengo questo il 'giorno dell'abbandono', dal momento che non ci sono state spinte democratiche per cambiare la 'decisione irrevocabile' (non sempre) dei gestori del cimitero - aggiunge - Capisco la difficoltà ad accettare 'Queste ceneri', … sono pesanti, e quindi va rispettato lo statuto che regola l'attività del cimitero. Quello che trovo rigido è 'l'ottusità burocratica' che non tiene conto dei sentimenti dei romani. Come Presidente dell'Anpi Provinciale di Roma, esprimo il dolore e il rammarico dei partigiani e degli iscritti alla associazione per come si è conclusa la vicenda che riteniamo 'una macchia nera della democrazia' e dimostra la volontà di dimenticare due 'antifascisti veri', simbolo di una Italia che ha voluto la libertà e che non ha ceduto a fascismo e nazismo". "Spero per il futuro che non venga in mente a nessuno di ricordarli con ipocrite cerimonie e chiacchiere di circostanza - conclude - A ricordare loro e tutti i caduti della Resistenza è sempre compito dell'Anpi e delle associazioni della Resistenza".