Cronaca
Immigrati: sindaci provincia Gorizia, no al Cie e ad ampliamento Cara di Gradisca (2)
(Adnkronos) - Tomasinsig ha quindi ribadito che da mesi alcuni stranieri, in attesa di accoglimento della richiesta di asilo, bivaccano lungo il greto del fiume Isonzo vivendo in una baraccopoli. "Sono persone che vivono da noi, vanno tutelate. Lunedì ci sarà un tavolo in Prefettura a Gorizia e sarà sollecitata una soluzione, ma c'è bisogno del sostegno di tutti. Sono persone note alla Questura e vanno prese in carico da subito", ha affermato la prima cittadina. L'assessore provinciale per le politiche socio-assistenziali di Gorizia, Ilaria Cecot, si è detta in linea con il Comune di Gradisca e ne ha firmato l'odg. "Da noi - ha aggiunto - non sono rispettati i dettami delle leggi sugli immigrati. Per gli stranieri che ora vivono lungo l'Isonzo abbiamo chiesto la collaborazione della Protezione civile perché abbiano almeno una tenda decente dove dormire, ma mi hanno risposto di non essere il soggetto competente. Speriamo che la Regione non intervenga solo nella progettualità, ma anche nell'emergenza dell'immigrazione. E una questione regionale, non meramente goriziana e tantomeno solo isontina". "Abbiamo caserme e ospedali chiusi che potrebbero accogliere queste persone. Magari gli si può chiedere un affitto, nulla lo vieta. Se non interveniamo presto, la situazione diverrà ingestibile. - ha concluso - Posto che non siamo per i Cara, ma poiché non li possiamo eliminare, almeno siano strutture adeguate all'accoglienza. Oggi quello di Gradisca non lo è".