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Ricerca: progetto coordinato da Ateneo Udine per frutta piu' sana (2)
(Adnkronos) - E ancora, l'applicazione sistematica di sistemi di indagini e monitoraggio rapidi della presenza di microrganismi patogeni in tutte le fasi della filiera, per garantire alti standard di sicurezza igienico-sanitaria del prodotto finito. Inoltre, l'adozione di sistemi di valutazione della qualità del prodotto in tempo reale per assistere il consumatore nella scelta consapevole del prodotto. Infine, la valutazione dell'impatto ambientale della filiera della frutta di IV gamma (soprattutto della mela) in relazione alle innovazioni proposte dal progetto, attraverso la metodologia di "valutazione del ciclo di vita" . Questo metodo valuta le interazioni che un prodotto confezionato ha con l'ambiente durante l'intero ciclo di vita, dalla produzione primaria, alla trasformazione e confezionamento, alla sua distribuzione e consumo. "Inoltre - spiega la professoressa Nicoli - è stata condotta un'analisi economica per valutare se, e in che misura, la riduzione dell'impatto ambientate di una produzione di IV gamma possa consentire una riduzione dei costi di produzione e tradursi in un vantaggio competitivo per le aziende produttrici". La ricerca, triennale, è stata finanziata con 1 milione 225 mila euro da Ager, associazione di 13 fondazioni bancarie (fra cui la Fondazione Crup) che sostengono la ricerca nel settore agroalimentare. (segue)