Sardegna
Lingue: in Sardegna oltre ad autoctona neolatina si parla catalano, corso e tabarchino (2)
(Adnkronos) - Ad Alghero, città di circa 30mila abitanti, è ancora parlato da circa 18mila persone il catalano. La presenza storica della comunità catalana in Sardegna risale al 1323 quando Alonso d'Aragona iniziò la conquista dell'isola: Alghero, fedele alla Repubblica Genovese, cadde solo nel 1353, sotto l'azione dell'ammiraglio Bernat De Cabrera. La popolazione locale, però, non accettò passivamente la presenza dei nuovi dominatori scatenando continue rivolte popolari che indussero però il re Pietro il Cerimonioso ad espellere, nel 1372, tutti i genovesi ed i sardi ed a ripopolare la zona con genti provenienti da Valencia, dal Penedés, dalle Baleari, Barcellona e da Taragona. In seguito il catalano divenne addirittura lingua ufficiale in tutta la Sardegna settentrionale ed Alghero, dotata di ampia autonomia, divenne ben presto un'entità diversificata dal resto dell'entroterra sardo sopratutto per ciò che concerne l'aspetto linguistico. Anche dopo il passaggio dell'isola sotto il dominio dei Savoia e l'introduzione dell'italiano, l'uso parlato del catalano continuò a vivere e sopravvive tutt'oggi. Infatti attualmente il catalano è costantemente usato nella produzione letteraria, nella toponomastica e nella vita culturale algherese. Nonostante ciò, la massiccia immigrazione sarda, l'arrivo di numerosi coloni durante il fascismo ed altri fattori stanno contribuendo ad erodere sempre di più il numero degli algheresi doc che parlano il catalano. (segue)