Cronaca
Trapianti: Unipd, esame urine svela consumo alcol prima fegato nuovo
Padova, 29 apr. (Adnkronos) - Un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova conferma che l'etil glucuronide urinario (uEtG) individua accuratamente il consumo alcolico in pazienti con epatopatia alcolica sia prima che dopo il trapianto di fegato. Lo studio recentemente pubblicato su Liver Transplantation, la rivista della American Association for the Study of Liver Diseases a dell'International Liver Transplantation Society, suggerisce che la combinazione dell'uEtG e dell'Alcohol Use Disorders Identification Test for alcohol consumption (Audit-c) rappresenta lo strumento migliore per allertare l'equipe trapiantologica del consumo alcolico in pazienti candidati al trapianto di fegato o che hanno ricevuto un trapianto di fegato. L'epatopatia alcolica è una delle più comuni indicazioni al trapianto di fegato sia in Europa che negli Stati Uniti. Inoltre, studi clinici riportano che fino al 49 % dei pazienti trapiantati di fegato durante il follow-up presentano una recidiva del consumo alcolico, che può causare un danno dell'organo trapiantato. Infatti, c'è evidenza che i pazienti trapiantati di fegato che sperimentano una recidiva del consumo alcolico hanno una sopravvivenza ridotta rispetto ai pazienti astinenti. "La valutazione del consumo alcolico è un momento cruciale nella selezione dei candidati al trapianto di fegato - spiega il Prof. Paolo Angeli, responsabile dell'Unità di Emergenze Mediche e Trapianto di Fegato dell'Università degli Studi di Padova. "È altrettanto importante individuare l'uso di alcol nei pazienti dopo il trapianto di fegato, in modo intraprendere precocemente le misure terapeutiche e di supporto in grado di prevenire il danno dell'organo trapiantato e preservare la salute del paziente" aggiunge il dott. Salvatore Piano, collaboratore del Prof. P.Angeli.(segue)