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Sanita': studio padovano svela la cura migliore per ipertensione quando colpisce i reni

Padova, 28 apr. (Adnkronos) - Con l'invecchiamento della popolazione il numero di persone che presentano lesioni arteriosclerotiche delle arterie renali è in costante ascesa. In anni passati Questi pazienti per guarire dall'ipertensione venivano sottoposti a interventi di rivascolarizzazione chirurgica; negli ultimi decenni invece la chirurgia è stata soppiantata prima dall'angioplastica renale e poi dall'angioplastica più stent. L'efficacia di questo metodo è stata tuttavia messa in dubbio negli ultimi anni da una serie di studi maldestramente condotti. La dott. Paola Caielli, del Dottorato internazionale in Ipertensione arteriosa e Biologia vascolare dell'Università di Padova presso il Centro dell'Ipertensione della Clinica Medica IV diretto dal prof. Gian Paolo Rossi, ha pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista 'Nephrology, Dialysis and Transplantation' che finalmente mette le cose in chiaro sulle cosa fare in questi pazienti. "Abbiamo dimostrato - spiega la dott.ssa Cirelli - che non solo nei pazienti con stenosi più gravi e complicate da edema polmonare ricorrente, angina pectoris e/o deterioramento progressivo della funzione renale, ma anche i quelli con stenosi meno gravi la rivascolarizzazione renale mediante angioplastica più stent ha vantaggi indiscutibili rispetto alla sola terapia medica ottimale nel ridurre la pressione arteriosa diastolica e il fabbisogno di farmaci antipertensivi". "Questo sottolinea come sia importante ricorrere a Centri specializzati per la cura dell'Ipertensione - sottolinea il prof. Rossi - particolarmente quando il controllo dei valori pressori con la terapia farmacologica non sia ottimale".(segue)