Sardegna
Pasqua: tradizione batte animalismo, capretto e agnello trionfano su tavole sardi
Cagliari, 19 apr. - (Adnkronos) - Il pranzo pasquale sarà tra le mura domestiche, con menù tipici, per la maggioranza dei sardi. Con buona pace di Michela Brambilla, che ha lanciato la crociata per boicottare la macellazione degli agnelli, capretto e agnello domani saranno protagonisti assoluti, così come i ravioli e i culurgiones di patate. Non mancheranno, nel rispetto della tradizione, la salsiccia e le uova sode a colazione. Per pasquetta invece saranno maialetto e pesci a imbandire le tavole dei sardi. Prezzi non proprio contenuti per agnello, maialetto e capretto, che sui banchi dei macellai hanno prezzi oscillanti tra i 7,50 e gli 8,50 euro al kg per l'agnello, e i 14-16 euro per capretti e maialetti. Per risparmiare così c'è anche chi va ad acquistarli direttamente negli ovili. Qui i prezzi scendono sensibilmente, anche di tre o quattro euro al chilo, con un risparmio di 25-30 euro a maialetto o capretto, considerando che il peso medio è di 6 kg, per la soddisfazione di pastori e allevatori che nel periodo pasquale (così come per Natale) vedono integrarsi il magro reddito della vendita del latte. Stesso trucco per il pesce: invece di comprarlo in pescheria, dove orate e spigole pescate nel mare di casa stanno sui 25 euro al kg, dal pescatore, o magari al mercato ittico all'ingrosso, si possono trovare intorno ai 16-18 euro. Quanto a gamberi e aragoste, causa crisi ci si consola con i banchi frigo dei supermercati dove i gamberi argentini surgelati si acquistano a pochi euro.