Cronaca
Firenze: Di Giorgi, impegno per restaurare Badia a Settimo di Scandicci
Firenze, 17 apr. - (Adnkronos) - "Considerata l'importanza storico-culturale dell'Abbazia di San Salvatore a Settimo in Riva d'Arno a Scandicci, in provincia di Firenze, abbiamo ritenuto essenziale recuperare l'integrità della struttura monumentale e la definizione in tempi rapidi di un piano di sostenibilità economica e finanziaria per promuoverne un piano di restauro globale. Per questo, con la risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione Cultura del Senato si impegna il Governo a partecipare all'acquisto della parte dell'edificio ad oggi di proprietà di privati e a concorrere al restauro della stessa, vigilando sulla sua destinazione a beneficio del pubblico". E' quanto ha dichiarato la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi, membro della Commissione Cultura e istruzione del Senato, dopo l'approvazione della risoluzione. "La volontà espressa dalla Commissione - ha spiegato la senatrice Di Giorgi - è quella di recuperare ad uso pubblico, valutando le possibili ipotesi di valorizzazione, di questa eccezionale struttura, fondata al termine del primo millennio. E' per questo che la risoluzione impegna in primo luogo il Governo a "convocare, entro due mesi, tutte le istituzioni pubbliche rappresentative del territorio e le organizzazioni della società civile e locale - con particolare riferimento alla Fondazione già costituita a far tempo dal 2008 dalla parrocchia e dall'Arcidiocesi, nonché a quelle facenti parte del tavolo interistituzionale già avviato - per approfondire e sviluppare la bozza di progetto inerente l'acquisizione della parte della Badia ancora di proprietà privata e, conseguentemente, provvedere e procedere alle opere finalizzate a restauro, valorizzazione, destinazione e gestione unitaria del complesso, garantendo in ogni caso la fruibilità pubblica del bene". "Un primo passo essenziale per una strategia condivisa del recupero e della futura valorizzazione della Badia a Settimo e del suo territorio, che si inserirà in una ricognizione più ampia sulle emergenze del patrimonio culturale presenti nel nostro Paese", conclude Di Giorgi.