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Premio Interdistrettuale "Sanna Randaccio" per la solidarietà sociale

AdnKronos

(Sassari, 21 maggio 2019) - Per raggiungere gli scopi sociali nella vita associativa oltre le capacità, la volontà e la determinazione è necessario possedere doti di serietà, etica e credibilità. Quest’ultimo requisito, la credibilità è un lasciapassare che accredita la persona che la possiede come un vero e proprio “passaporto”, che fa sì che le proposte fatte, individuate per migliorare una situazione precaria, vengano prese in considerazione e accolte. Il Rotary è formato da professionisti e imprenditori, uomini e donne, che dall’alto della loro professionalità (indirizzata all’utilità di chi necessita d’aiuto), operano nell’amicizia, nell’etica, e nella disponibilità al servizio, doti che creano i giusti presupposti per essere, nel contesto sociale ove operano, realmente credibili. Nei suoi 114 anni di vita il Rotary ha dimostrato nel mondo di essere costituito da persone credibili, che, utilizzando la parola giusta al momento giusto, hanno consentito di trovare soluzioni a mali a volte terribili, come la poliomielite e la malaria. È proprio per rendere onore a personaggi di alto livello e credibilità che è nato il Premio Interdistrettuale "Sanna Randaccio" per la solidarietà sociale, istituito per onorare la memoria di chi, con grande senso di altruismo, ha fatto e dato tanto in favore della sua terra. La prima edizione di questo premio è stata dedicata ad un rotariano che si è speso senza riserve per aiutare a sconfiggere in Sardegna il terribile flagello della malaria, che mieteva centinaia di migliaia di vittime. Quest’uomo si chiamava Raffaele Sanna Randaccio. Avvocato illustre, ebbe una vita politica particolarmente attiva: fu Senatore della Repubblica e grande propugnatore delle indipendenze regionali; socio fondatore e poi Presidente del Rotary Club di Cagliari, nell’anno 1959/60 divenne Governatore del Distretto 2080. Da sempre impegnato nel sociale, nel 1946, riuscì, dall’alto della sua credibilità, a convincere i rappresentanti della “Fondazione Rockefeller” a dirottare sulla Sardegna, flagellata dalla malaria, gli esperimenti già programmati per l’isola di Cipro, riuscendo in questo modo a debellare la malaria nel giro di 4 anni attraverso l’utilizzo del D.D.T. Una vittoria straordinaria, quasi miracolosa, dato il poco tempo impiegato, e così l’isola venne definitivamente liberata da questa afflizione. Il premio, che proseguirà negli anni a venire, in questa prima edizione ha coinvolto i 9 Club sardi del Distretto 2080 appartenenti all’area che all’epoca era la più violentemente colpita dal flagello della malaria, ai quali si è aggiunta la convinta partecipazione di tutti i 13 Distretti italiani, dimostrando in questo modo l’unicità d’intenti del Rotary, che, orgogliosamente, cercano di operare nel mondo, ieri come oggi, non facendo la semplice assistenza caritatevole, ma mettendo mano ai problemi esistenti, cercando soluzioni per risolverli. La cerimonia di premiazione del 1° vincitore del premio si è svolta il 18 maggio nel Museo de “Sa Corona Arrubia”, territorio del Club Rotary di Sanluri Medio Campidano, uno dei 9 club partecipanti. Presente alla cerimonia il Governatore del Distretto 2080 Patrizia Cardone, diversi esponenti dello staff Distrettuale, tre cui il Governatore nominato Gabriele Andria, i membri della Commissione del Premio, i Presidenti dei club e numerosi soci. Invitati d’onore il figlio dell’Avv. Sanna Randaccio e il nipote. Dopo le relazioni e i numerosi interventi (sono intervenuti anche i presidenti dei Club di Cagliari, Iglesias, Macomer, Ogliastra, Oristano, Quartu, Sanluri Medio Campidano e Siniscola), il Governatore Patrizia Cardone ha comunicato il nome del vincitore della 1a edizione (nella rosa dei candidati la scelta è avvenuta per estrazione). A vincere il premio è stato Aldo Meloni, fondatore, anima e Presidente della “Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari", una struttura laica che distribuisce tutti i giorni alimenti agli indigenti, presta assistenza medica gratuita, distribuisce abbigliamento e piccoli aiuti finanziari solidali, a chiunque si trovi in stato di bisogno. A consegnare il premio, un trofeo costituito da un fenicottero in bronzo e un assegno di 3.000 (tremila) euro, il Presidente del club di Sanluri M. Campidano. Un’iniziativa davvero interessante, che certamente si ripeterà negli anni a venire, perché è giusto premiare chi si spende per gli altri, chi getta alle ortiche l’egoismo e adotta l’altruismo, chi è felice di donare la propria professionalità a chi ne ha bisogno, nella certezza che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. Per informazioni: Mario Virdis (virdismario@tiscali.it)