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Una lezione ai giovani d'oggi da parte di un vecchio imprenditore
(Padova, 25 marzo 2019) - Come spesso accade nelle migliori storie delle imprese più famose, il desiderio di risolvere un bisogno crea l’imprenditore. La stessa cosa è accaduta al sig. Giancarlo Bonafè che prima del 1993 aveva una piccola azienda che si occupava della posatura e lucidatura di cotto fiorentino. Ho sentito spesso raccontare le avventure alle prese con i lavori nelle belle ville dei nomi importanti della politica e dell’imprenditoria italiana, ma quella di oggi è un’altra storia: è la storia di Mario Carrelli. A giudicare dal nome starai pensando ad una azienda che produce carrelli, non è vero? Beh, per la verità è così, ma non sono carrelli comuni, sono carrelli speciali. Si tratta di saliscale elettrici studiati per la movimentazione di merci su scale. La storia di Mario nasce nel 1993 quando un rivenditore di elettrodomestici, amico del nostro protagonista, gli chiede se, grazie alle sue conoscenze e al fatto che viaggiasse molto era al corrente di una soluzione per trasportare una lavatrice su per le scale. Giancarlo, non aveva mai sentito parlare di una cosa del genere e decide di informarsi. Passarono alcuni mesi, l’internet che conosciamo oggi non esisteva ancora, e non c’era alcun modo per cercare di capire se la soluzione che l’amico cercava era disponibile sul mercato. Così, deciso a non darsi per vinto, Giancarlo inizia a lavorare tutte le notti insieme ad altri amici per costruire quello che poi sarebbe diventato il Saliscale Elettrico Mario Senior. La parola “saliscale”, che oggi usano tutti, non esisteva ancora, fu successivamente inventata dal nostro protagonista e registrata come dominio saliscale.it e saliscale.com. Ma torniamo alla nostra storia… Giancarlo aveva dato vita al primo saliscale elettrico e con ogni probabilità a quel punto sarebbe bastato semplicemente presentarlo al mercato e tutti l’avrebbero voluto. Giusto? Purtroppo le cose non sono andate così bene. Era necessario farsi conoscere e così, Giancarlo e l’amico socio decisero di partecipare alla fiera campionaria di Padova. Era il 1994. Sembrava un’opportunità importante e si presentarono con 10 saliscale elettrici che avevano realizzato con denaro preso in prestito dalle banche a fronte dell’ipoteca sulla casa dei due rispettivi imprenditori. Fu in quella occasione che il sig. Giancarlo trovò i suoi primi ostacoli: • Alla fiera erano presenti dei concorrenti (oggi posizionati su altro settore merceologico); • I concorrenti vendevano il prodotto al 30% in meno rispetto ai carrelli di Mario; Oramai era troppo tardi per ritirarsi, così con un po’ di sacrificio Giancarlo e il socio decisero di vendere i carrelli allo stesso prezzo dei concorrenti riducendo drasticamente il loro margine. Alla fine della fiera, perdona il gioco di parole, riuscirono fare SOLD OUT vendendo tutti i dieci carrelli saliscale. I due soci erano euforici, pensavano di aver fatto bingo, che la loro vita sarebbe cambiata da lì a poco finché purtroppo… A distanza di pochi giorni, il telefono inizia a suonare incessantemente. C’erano nuovi problemi in arrivo. Tutti i clienti che avevano acquistato il carrello Mario chiedevano il rimborso completo lamentando un malfunzionamento del carrello. Fu un duro colpo. Un attimo prima il morale era alle stelle e pochi minuti dopo, entrambi i soci avevano un groppo alla gola e non sapevano come restituire i soldi chiesti in prestito alla banca. Preso dalla sconforto, l’allora socio del sig. Giancarlo, decide di ritirarsi dall’impresa. Giancarlo rimane così senza soci, senza soldi e senza prodotto. Fu un momento di forte crisi, in cui iniziarono a passargli per la mente le classiche cose del tipo “ma chi te l’ha fatto fare di imbarcarti in questa avventura”, “avevi un azienda di trattamenti al cotto che andava bene e l’hai ceduta”, “chissà cosa penseranno di te i tuoi famigliari e tua moglie”, “fai come il tuo socio, molla tutto e limita le perdite” e altre frasi depotenzianti. Era una tragedia e sono convinto che la maggior parte di noi avrebbe gettato la spugna. Ma non Giancarlo. Giancarlo è un uomo fatto di una pasta diversa. Non è un gradasso ma è un duro. È un entusiasta, e uno che quando crede in qualcosa investe tutto se stesso finché non è in grado di farla andare come vuole lui. Giancarlo è un imprenditore che ha tanto da insegnare. Così, liquidato il socio, si prende carico di tutta l’azienda e con coraggio riparte dalla riprogettazione dei carrelli e poi passa alla vendita porta a porta direttamente fatta da lui. A distanza di 26 anni, e con oltre 10.000 clienti soddisfatti l’azienda è in pieno splendore. Giancarlo e il suo team hanno progettato 12 carrelli saliscale studiati per specifiche esigenze di mercato come il trasporto di fotocopiatrici, stufe e caminetti, mobili ed elettrodomestici e serramenti. Tutti i carrelli saliscale Mario hanno in comune una caratteristica incredibile: passano dove gli altri carrelli saliscale si fermano. Sono veloci e maneggevoli e permettono di risparmiare tempo prezioso. Ma questo è solo l’inizio. Nel 2015, Giancarlo lancia sul mercato il “Saliscale Fido”, il primo saliscale per uso domestico utile a chiunque debba trasportare su scala pesi leggeri in modo ricorrente come: legna, pellet, borse della spesa o anche per chi ha un amico a quattro zampe che non è più in grado di fare le scale. Insomma, Mario Carrelli è tutto questo, un’azienda presente in Italia, Francia, Germania e Svizzera e questo risultato è il frutto di tanti anni di sacrificio, passione, impegno, coraggio e problemi che non devono mai e poi mai scoraggiare un imprenditore. Grazie Giancarlo per questo e gli altri insegnamenti che mi hai dato e continui a darmi in tutti questi anni! Con Affetto e amicizia, Mirko Galassi